Tuesday, May 01, 2007

Cara vecchia Imperia


E' bello sapere che certe cose non cambiano. La Imperia in acciaio e la sua scatola rossa fanno parte della nostra memoria collettiva, un po' come il Carosello, il gol di Tardelli o i telefoni a gettoni della SIP.
Chi di noi non ricorda di aver visto da piccoli la macchina agganciata al tavolo della cucina, le file di vassoi infarinati e la palla di pasta messa a riposare sotto il telo umido? A casa mia il rito si ripeteva ogni sabato, quando la mamma preparava la sfoglia per i cannelloni in bianco, senza dubbio il suo cavallo di battaglia.
La vecchia Imperia mi ha sempre suscitato una sorta di timore. Simbolo di una tradizione antica, di uno stile di vita meno frenetico e di una dedizione totale alla famiglia, mi sembrava quasi anacronistico averla a casa mia, dove lo spazio e il tempo da dedicare alla cucina sono ridotti al minimo.
Ieri pero' ho deciso di fare il grande passo e con un misto di stupore e orgoglio ho scoperto che a distanza di decenni l'attrezzo usato dalle nostre nonne e' ancora in vendita tale e quale, stesso modello, non pretenzioso e privo di fronzoli, stessi accessori, stesso packaging dal sapore un po' retro.
E, a differenza dell'idea che ci siamo fatti da piccoli, ho scoperto che preparare le tagliatelle con la macchina non richiede poi tanto tempo, ammesso che prepariate una cena per due e non un pranzo per tre generazioni di commensali.....Tutto quello di cui avete bisogno sono un paio di uova, della farina 00 e un tocco di romanticismo.

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